“Sesso orale per tirare fuori il male”. Lo squallido esorcismo del reverendo

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William Weaver, pastore della Chiesa presbiteriana di Linden, New Jersey, aveva una tecnica a dir poco particolare per praticare gli esorcismi. Secondo quanto emerge dalle accuse di tre uomini, infatti, il reverendo, 69 anni, ha praticato su di loro sesso orale, con l’intenzione, ha detto, di “estrarre il male” che si era impossessato di loro. La vicenda è raccontata, tra gli altri media americani, da MetroWeekly.

AJ Meeker, oggi un uomo di 37 anni, ha chiesto aiuto a Weaver a causa di problemi familiari. La relazione tra questi, ventenne all’epoca dei fatti, suo padre e la matrigna era così difficile da averlo spinto ad andarsene di casa e lasciare il college. “Sono diventato membro della Chiesa presbiteriana di Linden – racconta – e per me il reverendo Weaver era una persona gentile e compassionevole con cui parlare senza problemi”.

Meeker racconta di aver partecipato alle sedute di esorcismo in una casa di proprietà della chiesa. Per il rituale, Weaver utilizzava piume, gemme e altri amuleti. “Mi ha detto che, per farmi uscire tutto [il male], dovevo starmene immobile così da non far cadere le gemme che mi aveva appoggiato sui piedi – prosegue Meeker – dopo ha tirato fuori una piuma con cui mi ha cominciato ad accarezzarmi”. Il reverendo lo avrebbe poi baciato “per vedere se avevo qualcosa nella bocca o in gola”. In un altro “rito per scacciare il male”, Weaver ha praticato sesso orale a Meeker. “Quando ho eiaculato, ha preso il mio seme in bocca e poi lo ha sputato dentro un sacchettino prima di richiuderlo”. Gli altri due uomini hanno rivelato storie molto simili a questa.

Leslie Dobbs-Allsopp, la responsabile del presbiterio da cui dipendeva Weaver, ha riconosciuto le accuse. “Nell’aprile 2018 – ha dichiarato – abbiamo ricevuto notizie di molteplici casi di abusi sessuali perpetrati da William Weaver” Questi, continua “è stato messo in congedo amministrativo mentre il comitato investigativo ha condotto interrogatori con diversi testimoni”, ha precisato Dobbs-Allsopp. “Le accuse sono state ritenute credibili.” Il reverendo era imputato di “molteplici abusi sessuali e idolatria” nell’esercizio delle sue funzioni. Lo scorso gennaio, però, poco prima del processo interno alla congregazione, Weaver ha annunciato le sue dimissioni e ora si trova in una comunità sorvegliata a Lakewood, in Colorado.

Ma anche nel caso in cui fosse stato ritenuto colpevole, avrebbe rischiato soltanto di essere cacciato dalla chiesa presbiteriana. Le vittime del reverendo hanno detto di aver denunciato gli abusi sessuali alle autorità, ma l’ufficio del procuratore della contea di Union non ha voluto né confermare né smentire la notizia. Secondo Robert Fuggi, un avvocato specializzato in violenze sessuali, uno dei possibili problemi di un’accusa formale in questi casi deriva dal consenso che le vittime hanno prestato al reverendo. I tre uomini, infatti, hanno accettato che Weaver gli praticasse sesso orale.

“I casi di abusi prevedono contatti illeciti, indesiderati, non consensuali, anche se è sicuro che Weaver li ha manipolati grazie alla sua posizione”, ha detto il legale. Tuttavia, Fuggi, che non rappresenta nessuno dei tre accusatori, ha aggiunto che le vittime hanno dato la loro approvazione a quello che credevano fosse un atto pastorale, e non certo un incontro sessuale. “Un motivo in più – ha concluso l’avvocato – perché la questione sia risolta da un giudice civile”.