Amanda Knox è in Italia come una super star: “Io fossi in lei starei in silenzio”

Il ritorno di Amanda Knox in Italia si è dimostrato come tutti un po’ pensavano, da donna libera e da super star americana e non in silenzio nel rispetto della famiglia di Meredith Kercher. La ragazza oggi, 15 giugno 2019, racconterà la sua personale esperienza vissuta con la giustizia italiana quando è stata accusata dell’omicidio della coinquilina con cui viveva nella città di Perugia dove seguiva un progetto universitario.

La rabbia di Raffaele Sollecito

Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono tornati alla libertà dopo anni di processo e carcere e gradi di giudizio. L’ex coppia di fidanzati non è colpevole dell’omicidio di Meredith Kercher la ragazza inglese trovata morta nella città di Perugia dove stata seguendo un progetto universitario, proprio come Amanda Knox.

La ragazza americana dopo l’assoluzione è subito tornata in America e, in un primo momento, anche Raffaele Sollecito ha deciso di emigrare oltre oceano. Sollecito però ha deciso di tornare in Italia dove, ancora oggi, ha difficoltà nella vita quotidiana dato che la gente lo giudica ancora per via della morte della ragazza inglese pur essendo stato proclamato innocente. Amanda Knox, invece, in America vive da super star insieme al fidanzato Christopher Robinson che l’ha accompagnata in Italia, dove parteciperà al Festival della Giustizia Penale che si terrà a Modena.

Amanda Knox è in Italia

A commentare il ritorno di Amanda Konx, che attende di parlare alla folla dei presenti del suo caso giudiziario, è stato Claudio Pratillo Hellmann, presidente della Corte D’Assise d’Appello di Perugia che si proclamò l’assoluzione della ragazza e di Raffaele Sollecito. Helleman ad AdnKrons ha dichiarato: “Metterei una pietra sopra quella vicenda. Io fossi in lei starei in silenzio, anche per rispetto di Meredith e dei suoi familiari. Le auguro di non sollevare troppo scalpore e non sfruttare la vicenda a livello economico e mediatico”. All’agenzia di Stampa, Helleman, continua affermando: “Per me è tutto finito con quel processo. Umanamente posso essere contento: tornare in Italia per lei immagino significhi aver superato quel trauma psicologico. Detto ciò, il suo arrivo mi è indifferente. Ho la soddisfazione di aver contribuito ad aver salvato la vita di quelle persone”.

“La gente è colpevolista”

Claudio Pratillo Hellmanm, presidente della Corte D’Assise d’Appello di Perugia, ha poi parlando degli effetti che il processo relativo alla morte di Meredith Kercher ha avuto sulla vita di Raffaele Sollecito e Amanda Knox, soprattutto qui in Italia: “Il clima di diffidenza che c’è nei confronti di Amanda e Sollecito in Italia è nato con il clamore mediatico che fin dalle indagini li additava come i responsabili dell’omicidio di Meredith. La gente è colpevolista: è più semplice scaricare le colpe e le responsabilità su qualcuno. La verità è che l’umanità è sostanzialmente malvagia e le persone vedono sé stesse specchiandosi inconsapevolmente negli altri”. Hellmann conclude dicendo: “Il male è in noi ed è facile vederlo negli altri. Quelli nei confronti di Amanda sono giudizi superficiali, ma non c’è da stupirsi: noi siamo fortemente antitaliani. Sollecito ha infatti difficoltà a trovare un lavoro perché molti non gli credono ancora. Amanda, invece, non ha avuto problemi a rifarsi una vita perché in America le credono”.