Don Claudio Albanito avvelenato durante l’omelia: trovata candeggina nell’ampolla

 

Una notizia choc arriva da un comune del Cosentino, dove un parroco è stato soccorso nel ben mezzo dell’omelia durante la quale sarebbe stato avvelenato. Sono momenti di angoscia per Don Claudio Albanito.

Don Claudio Albanito avvelenato durante l’omelia

La news in questione è stata diffusa nel corso della giornata del 10 giugno 2019. Sono ancora da accertare le dinamiche dell’accaduto insieme al ‘perché’ qualcuno abbia voluto avvelenare Don Claudio Albanito durante l’omelia. I fatti sono successi a Rose, un comune nel cosentino, dove qualcuno ha messo della candeggina nell’ampolla dove si trova il vino per il momento della comunione, iniziato dal parroco che di volta in volta ripe il rito prima di prendere l’ostia e darla ai sui fedeli.

Trovata candeggina nella bolla

Al momento non è ben chiaro chi abbia potuto commettere un gesto così orribile, mettendo a rischio la vita del mal capitato Don Claudio Albanito. L’episodio si è verificato durante la messa delle 18:00, quando il parroco stava effettuando il rito della comunione. Dopo aver bevuto il vino versato dall’ampolla, Don Claudio Albanito, ha subito avvertito un senso di bruciore alla gola, insieme a un senso di soffocamento prima di gettarsi a terra e vomitare.
Nell’immediato i fedeli presenti hanno chiamato il personale medico del 118, che ha subito condotto l’uomo all’ospedale di Cosenza. Da un primo esame dall’ampolla è emerso che la sostanza nel calice potesse essere proprio candeggina. Ma la domanda che resta però è una: perché?

“Responsabilità che grida forte l’indignazione per l’atto”

A esprimere la sua vicinanza a Don Claudio Albanito, assistente regionale della barca EG, è stato il gruppo scout di Cassano 1 attraverso un messaggio pubblicato nella loro pagina Facebook: “È questa responsabilità che grida forte l’indignazione per l’atto, increscioso , intimidatorio e lesivo che ha subito don Claudio Albanito. Noi crediamo nel riscatto di questa terra perché il nostro impegno è quotidiano con i ragazzi …il nostro futuro anzi il nostro oggi. Ai quali raccontiamo una terra che ha valori e dignità! Che denuncia con fermezza l’atto subito da don Claudio e chiede al Signore, di sostenerlo nel suo ministero, di dare forza alla sua famiglia, che vive momenti d’angoscia e soprattutto che possa redimere il cuore di chi ha deliberatamente compiuto questo atto“. Il messaggio si conclude nel seguente modo: “Il comitato Regionale a nome di tutta l’Agesci Calabria! Che denuncia con fermezza l’atto subito da don Claudio e chiede al Signore, di sostenerlo nel suo ministero, di dare forza alla sua famiglia, che vive momenti d’angoscia e soprattutto che possa redimere il cuore di chi ha deliberatamente compiuto questo atto. Ti abbracciamo Don Claudio. Il comitato Regionale a nome di tutta l’Agesci Calabria“.