Dieta della pizza, dimagrire mangiando pizza è possibile

Fare la dieta non sempre vuol dire rinunciare ad ottimo cibo, e non è detto che il regime alimentare deve essere solamente di privazioni. Infatti, anche se molti di voi sono increduli esiste la dieta della pizza. Questo è un regime alimentare dove non bisogna rinunciare a molte cose, e se si segue attentamente si può dimagrire lo stesso. Questa dieta permette di mangiare la pizza o a pranzo o a cena, è evidente che non è permesso mangiare altro, lontano dai pasti principali. Assumendo il carboidrati della pizza, ovviamente sarà necessario fare un po’ di attività smaltire i carboidrati in eccesso.

I tumori, oggi, sono la patologia più diffusa nel mondo occidentale. Studi sui migranti hanno evidenziato elevate differenze nell’incidenza dei tumori in diverse regioni geografiche, suggerendo che cause ambientali e comportamenti legate allo stile di vita possano svolgere un ruolo fondamentale nell’insorgenza del cancro. Numerosi studi Epidemiologici hanno evidenziato che un’errata alimentazione risulta essere il principale fattore per le neoplasie. L’alimentazione non corretta (abuso di alimenti di origine animali, bevande gassate, abuso di zuccheri ed alimenti ad alto valore calorico) è responsabile di circa il 35% dei tumori.

Viceversa un’alimentazione con alimenti ricchi di fibre e a basso indice glicemico, i legumi, le verdure, i cereali integrali, la frutta, le mandorle e noci, con un limitato uso di prodotti animali, svolge un’azione fortemente protettiva, specie se associata ad un’ adeguata attività fisica, nei confronti dei principali tumori (colon retto, mammella, vescica, endometrio, prostata).

I benefici delta Dieta Mediterranea derivano dal giusto ed equilibrato apporto di sostanze antiossidanti con l’alimentazione. Gli antiossidanti possono essere definiti come tutte quelle sostanze che sono in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi nell’organismo. Senza l’azione degli antiossidanti, si produrrebbero in continuazione danni alle strutture cellulari dell’apparato circolatorio e dei vari organi del corpo incluso il cervello con un conseguente aumento di malattie cardiovascolari incluso l’ictus e malattie oncologiche. Gli antiossidanti sono per una parte sintetizzati all’interno del corpo e per l’altra assunti attraverso l’alimentazione . Le evidenze scientifiche, dimostrano che si tratta di una dieta particolarmente equilibrata, che ha come effetto la diminuzione del rischio delle più importanti patologie oggi cause di morte, e di conseguenza una lunga vita ma soprattutto di una vita in buona salute.

La Dieta Mediterranea affonda le sue origini nella storia del nostro paese, pervenutaci per tradizione, nella forma e nelle consuetudini, dalle abitudini alimentari greche. La tradizione alimentare dei contadini dell’Italia meridionale ha elaborato nei secoli quel sistema alimentare, che un noto fisiologo americano, Ancel Keys, ha studiato e codificato come Dieta Mediterranea. Ancel Keys, con notevoli esperienze nel campo degli studi sulla nutrizione, rimase colpito dalle abitudini alimentari della popolazione del Cilento, da lui conosciuta attraverso le esperienze di soldato sbarcato a Paestum al seguito della quinta armata nel 1944. L’esperienza italiana indusse il medico, terminata la guerra, a trasferirsi in Italia nel Cilento, in un piccolo paese chiamato Pollica, dove ebbe modo di approfondire i suoi studi sugli effetti che l’alimentazione del sud d’Italia ha nei confronti delle malattie moderne, cosiddette del benessere, e cioè ipertensione, arteriosclerosi, diabete, tutte le malattie cardiovascolari e cancro, che oggi affliggono i paesi occidentali e che hanno origine anche dalla cattiva alimentazione.

Fin dalla notte dei tempi, la parola “dieta” implica un regime alimentare severo e limitato. Ciò si tramuta in una vera e propria paura della dieta, in un sentimento triste al solo pensare di dover dimagrire.

Eppure ci sono diete create appositamente per chi non riesce ad attenersi alla loro rigidità e non vuole rinunciare ad alcuni piccoli sfizi: la dieta della pizza è una di queste.

Sembra strano poter mangiare pizza se si è a dieta ma seguendo delle piccole accortezze non solo si potrà mangiare la pizza, ma anche riuscire a dimagrire!

Come funziona la dieta della pizza

Come ogni dieta, ci sono delle regole da rispettare.

Innanzitutto è doveroso specificare che la pizza rappresenterà uno dei pasti principali ma non è permesso mangiarne neanche una fettina durante tutti gli altri.

Facendo incetta di carboidrati è necessario controbilanciare accuratamente.

Come? Restando leggeri durante il resto della giornata in modo da non appesantirsi troppo.

Per quanto riguarda la scelta della pizza, non è possibile scegliere qualsiasi gusto.

La dieta funziona, a patto che si mangi una pizza ricca di verdure grigliate e priva di salumi, alimenti fritti, uova e carne.

Sì quindi alla classica margherita con pomodoro, mozzarella, basilico e un filo di olio extravergine di oliva; sì a pizze con melanzane, zucchine, funghi e mozzarella, assolutamente no a pizze con salsiccia, patatine fritte, prosciutto cotto, salame e quanto di proibito c’è.

Durante il giorno è obbligatorio fare colazione e non saltare alcuno spuntino ma è consigliabile prediligere frutta e verdure (crude, bollite o grigliate che si voglia) piuttosto che snack o dolci, per quanto leggeri possano essere.

Gli unici zuccheri che è consentito introdurre sono quelli semplici della frutta.

Non dimenticare di bere almeno due litri di acqua al giorno e di svolgere una regolare attività fisica per bruciare i grassi in eccesso e mantenere i muscoli tonici.

Va bene ordinare la pizza a domicilio? Va bene, ma a livello nutrizionale è meglio prepararla in casa, per avere la sicurezza che tutti gli ingredienti siano salutari e non ne vengano aggiunti di pesanti e gustosi (come la sugna).

Come strutturare la dieta della pizza

Tenendo conto delle regole precedentemente descritte, è possibile stilare una personale dieta della pizza, coerentemente con i propri gusti.

Colazione:

cominciare sempre con due bicchieri d’acqua a digiuno e proseguire con un bicchiere di latte parzialmente scremato, di soia o di riso con 3 fette biscottate integrali o un frutto fresco.

In alternativa, uno yogurt magro e un cucchiaio di cereali integrali, con un bicchiere di spremuta/tisana o tè senza zucchero.

Spuntini:

al mattino e al pomeriggio, vietato saltarli.

Prediligere frutta fresca, yogurt magro e finocchi.

Pranzo:

mantenersi sempre leggeri, variando ogni giorno carne magra, prosciutto cotto, formaggio light (ricotta, Philadelphia, mozzarella), pesce.

Limitare la carne una volta a settimana, i formaggi e il prosciutto due volte a settimana, il pesce una volta a settimana e il restante giorno con sola verdura.

Quest’ultima deve essere sempre abbondante, di stagione e cucinata in modo sano, senza friggerla ma grigliandola, bollendola o cuocendola al forno.

Come accompagnamento è possibile aggiungere una fettina di pane integrale due volte a settimana.

Cena:

non scegliere mai la stessa pizza ma variarla continuamente (ad esempio margherita, focaccia, con peperoni, funghi, zucchine, pomodoro e origano) e accompagnarla sempre con abbondante frutta e verdura.

Funziona veramente?

La dieta della pizza è stata formulata su un conteggio totale di calorie pari a 1200.

La perdita ponderale è quindi correlata al proprio fabbisogno giornaliero.

Prendiamo ad esempio un uomo con un fabbisogno giornaliero di circa 2500 calorie, che compie una modesta attività fisica quotidiana (camminare per un’ora) e segue la dieta della pizza in maniera ferrea e fiscale.

Ogni giorno quindi introdurrà 1300 calorie in meno, tenendo conto che 7000 calorie perse rappresentano un chilo, riuscirà a raggiungere la perdita di un chilo in meno di una settimana.

Per le donne il fabbisogno giornaliero è più basso e ciò si traduce con un dimagrimento più lento ma abbinando la dieta con un’intensa attività fisica riuscirà a perdere 3-4 chili in un mese, mangiando ogni sera pizza!

Ovviamente non è un regime dietetico da seguire a vita perché con il tempo il corpo si abituerebbe e soffrirebbe di deficit nutrizionali, è però ottimale per un periodo di 3-4 settimane.

La pizza non è un alimento pesante se scelto in maniera semplice.

In questo modo avrai carboidrati, proteine animali e vegetali, e grassi buoni come l’olio EVO. Cosa aspetti a provare?